miércoles, 3 de marzo de 2010

mesagnecity andata e ritorno

Era una notte buia e tempestosa ma Pierjack non esitó a mettersi in macchina. La sua panda 4x4 procedeva caparbia sulle impervie curve.-"..epoca negli abiti tuoi, che prezzo mi fai,vendili..."-solo la brace della sigaretta riscaldava il freddo abitacolo,i fari fissi sulla strada e i suoi occhi fissi sul buio.La chiamata di Andy Maronci era arrivata inaspettata. Non aveva dato spiegazioni e Pierjack non ne aveva chieste. Lui era cosí. Un amico poteva chiamarlo anche dopo 12 anni e farlo mettere in viaggio nel cuore della notte.Il telefono tirato sul sedile stava squillando.-Ancora Mary,quella stupida ragazza.Tutti sapevano come si guadagnava da vivere da quando era riuscita ad espatriare ma piazzare partite scolorite dei santini della macarena non era un gioco da ragazzi..Non pensó neanche x attimo di perdere del tempo con lei.La sua mente non faceva altro che pensare e ripensare senza concludere niente. Eppure si ricordava bene l'ultima volta che era stato a mesagnecity; da allora non c'era piú tornato..fino a quella notte.La cicca della sigaretta gli brució le dita e per un momento sembró riaversi dal torpore che lo aveva avvolto..per un momento.Si guardó le mani,le mani tagliate dal lavoro nella sporca cucina di Madame DaiCy. La donna ormai aveva perso la ragione e vagava senza meta x le strade di Amelia town con i suoi 2 cani. Tutto era ormai nelle mani del suo braccio destro Light Fenux. Da quando c'era lui, le cose x Pierjack non andavano piú bene, iniziava a non sopportare l'idea di dover dividere onore e glorie con quei 4 piccoli cinesi...Mesagnecity,tutto cosí lontano ma ancora vivo nel ricordo. In quel momento la radio trasmetteva le avvolgenti note di blueee valentine,blluuee valentine.Come uno scherzo del destino, resuscitava in carne viva gli eventi-i got my bluuue valentine-.Fu la sua amica AriAnn che lavorava con lei al Romihotel a dirgli che lei era andata via.Senza un biglietto,senza una parola. Solo una cosa di lui aveva portato con sé: una madonna. Lo spavento x l'improvviso balzo di un lupo che gli taglió la strada lo fece ritornare in sé .In quel momento la radio trasmetteva il notiziario delle 2.Ancora pochi kilometri e sarebbe arrivato. Una volta lí si sarebbe messo in contatto con lui una vecchia conosecnza, Al Littleeye. Dopo il fallimento del loro tentativo di passare la frontiera di San marino x trafugare i dipinti di nullosaccio da greccio avevano deciso di perdersi di vista x depistare le indagini. Aveva funzionato e non erano piú tornati ad incontrarsi; d'altra parte poi non era mai stato chiaro chi era stata la talpa....Radio Mesagne Rossa parlava della nuova mafia coreana che teneva la cittá, un certo Cuso Man era il capo. Pierjack si accese l'ennesima sigaretta cercando di scacciare la fastidiosa sensazione che lo pervadeva, il freddo?la stanchezza?Era forse una casualitá che solo una settimana prima david Variopolus dell'Amelia Tribune gli avesse fatto tutte quelle domande sulla sua vita precedente, quando ancora viveva a Mesagne?E Maronci, perché lo aveva voluto far ritornare in quel posto?senza una spiegazione?Ma Pierjack era cosí e se un amico chiamava, lui rispondeva.
...e intanto anche a Minneapolis era una notte buia e tempestosa...Lei si preparava ripetendo stancamente i gesti che l'accompagnavano ormai ogni sera;Cipria, rimmel,rossetto,cipria.Dalla finestra la fioca luce del neon-New Romihotel-si rifletteva sullo specchio del camerino e illuminava ad intermittenza alternativamente un santino scolorito della madonna della macarena-e la foto del giovane Pjj. Era ora di scendere.Diede un colpo di tosse, si schiarí la voce e poi scese.C'era uno strano movimento questa notte nella sala e solo l'attacco del sax riuscí a far calare il silenzio.::"summertiiime, and the living iss eeaaasy- summertiiiimeeee". Quando cantava tutti gli sguardi erano puntati su di lei. Piú di tutti la guardava Kristo, Kristo Eattail che era il capo della baracca, della baracca qui ma anche di tutta la cittá e chi dice cittá dice zona e chi dice zona dice regione e cosí via..insomma un gran pezzo grosso.Era stato un pezzo grosso anche nei gesuiti ma poi lasció la tonaca x la mancata elezione a papa-era un tipo un po' rosicone. Al suo tavolo questa sera sedevano come sempre Max Crovax,ex capo delle milizie serbe che ora lavorava al soldo di Kristo,Franco Marino,italoamericano sua guardia del corpo che un tempo fu miss val maggia 1979,e poi c'era Andy maronci,l'unico frai 4 che sembrava non godersi affatto né lo spettacolo né l'orangina offerta dalla casa(ora il bimbo piange e non vuole proprio dormire quindi mi aggiorno a data da definire)
Le ultime bollicine lasciavano ormai stancamente il bicchiere di Andy Maronci.La simpatica Orangina era ora una stupida aranciata qualsiasi ma Andy non ci fece caso e poi del resto a lui piaceva il chinotto non ne capiva di aranciate, ma questo era un altro problema.Nella sua testa pensava e ripensava al piano,l'ansia gli strozzava il respiro. Ci si poteva fidare di Al Littleyes? Mah! ormai era tardi la situazione si sarebbe risolta molto presto,in un modo o nell'altro. Lui sperava solo di aver scelto il lato giusto e cosí finalmente avrebbero liberato sua moglie Sonia Panetton e sarebbe tornato alla tranquilla vita nel suo ufficetto della GdF(Great Demonium Faith)..."and the living is easy..."Era sulla bocca di tutti giá da tempo che l'asse mondiale di qualsiasi genere di traffico,legale o meno, era ovviamente minneapolis-mesagne.Chiaramente le due bande che controllavano le cittá volevano avere la meglio l'una sull'altra.C'erano state giá molte vittime ma ora Cuso Man a mesagne e Kristo Eatail a minneapolis erano allo scontro finale.Al tavolo si brindava al grido di Mesagne o morte certi di avere giá in mano il successo.Andy sapeva di poter contare su Pierjack. Sicuramente lui avrebbe portato tutti i suoi nullosaccio da montefeltro ma quel littleyes,mah come fidarsi?Eatail si alzó di scatto per recarsi dietro il separé al lato dell'orchestra.Nascosto agli occhi di tutti ma ancora vigile e capace, attaccato alla sua bombola di ossigeno, stava il capo dei capi,di tutti i capi,il capone. Era John Fake, detto il maestro. Nessuno sapeva con esattezza quanti anni avesse e tutti lo rispettavano non fosse altro x quella sua predisposizione ad essere manesco e quel misto di saggezza e ripugnanza che emanava ogni volta che toglieva una chiave dal suo orecchio. Tra una tosse e uno sputacchio era stato chiaro con Kristo. I nullosaccio dovevano essere suoi e Kristo in cambio avrebbe avuto il potere da minneapolis a mesagne.a mesagne nel frattempo faceva un freddo da lupi e Pierjack,al palo della morte al secondo cavalcavia dopo la rotatoria, un po' imprecando un po' sputando tabacco, malediceva l'amico Andy e la loggia della val maggia...
mesagnecity 3a.m"êmos d' êrigeneia phanê rhododaktulos Êôs,ôrnut' ar' ex eunêphin Odussêos philos huios..."a quest'ora Pierjack sempre pensava in greco antico fin da bambino,lui era cosí.Ma il freddo boia non coinciliava i suoi alti pensieri omerici inoltre in radiomesagne questa era l'ora della fascia "nostalgie" e il dj Truffaaidischi cristiano dedicava a tutti i romani fuori le mura.."te la ricordi lella quella riCCA, la moglie de proietti er cravatttarrroooo"...di nuovo squillava il telefonino.Ancora la mary, ma chevVole?sicuro vendergli qualcosa..non rispondoOO, anzi strappó pure il santino della macarena! (ZOT!sacrilegio!)e lo tiró dietro tra tutti i suoi quadri.nello stesso istante un botto sul cofano della macchina! Il piccolo cinese Marzo Lin che arrotondava il misero stipendio consegnando pizze con il motorino nottetempo si era schiantato sulla formidabile panda. Ma POrc......Non tutto il male veniva x nuocere e dato che ormai le consegne erano saltate Pierjack compartiva di buon grado margherita e birretta con il suo collega. Sul piú bello, nel momento del morso appagatore si fece finalmente avanti al littleyes ma non era solo, Cuso man il coreano era con lui!! Pierjack non si perse d'animo, lui era cosí,terminó la pizza,bevve la birretta, accese una sigarettina.Pierjack! Dobbiamo fare un accordo- diceva Cuso Man, con spiccato accento abruzzese. Nel frattempo al littleyes stava aprendo il portabagagli x sottrarre il prezioso carico.Ah Ah -disse Pierjack furbo come una faina-lui si accorgeva di tutto,lui era cosí. Si scaglió sulla talpa e nell'atletico movimento gli cadde la cicca della sigaretta accesa sui quadri e BBUUUMMM, un' esplosione! Storditi, attoniti, anche un po' mezzo rincoglioniti si guardavano chiedendosi che ca. cosa fosse mai successo. A questo punto, non essendoci piú i quadri..beh non c'era piú motivo x farsi la guerra.certo littleyes il solito infamone ma Cuso man sembrava quasi sollevato, in realtá era tempo che voleva cambiar vita, coreano ma di padre e madre di tagliacozzo caldeggiava il sogno di ritirarsi a vita privata e darsi alla pastorizia.Con malcelata noscialans Marzo lin riprese in mano quel che restava del califfone e riprese la via del ristorante.Quando fu qualche metro piú avanti, tiró fuori una pizza capricciosa e tramite quella comunicó:"missione compiuta, il santino imbevuto di esplosivo ha funzionato".All'altro lato della pizza c'era la sua padrona, Madame DaiCi che si fingeva matta x dedicarsi a tempo pieno all'attivitá terroristica con il gruppo femminista delle pink panters, attivo fin dagli anni 60. Negli anni di "pazzia" aveva sviluppato moltissime capacitá tra cui quella di comunicare telepaticamente con la presidente delle PP che viveva in minneapolis sotto mentite spoglie."..should i stay or should i go??"suonavano x invogliare la clientela all'uscita...... in minneapolis dietro il separé del separé del locale dove si esibiva Valentine, c'era lei, la grande signora, colei decideva del bene e del male, colei che addirittura decideva la pressione dell'ossigeno del maestro,lei :Sacchi Romina, anteriormente conosciuta come luana. Le era appena arrivata telepaticamente la notizia della distruzione dei quadri che tanta discordia avevano suscitato quando nel locale entró impetuosa la rossa e intelligente agente 00ronk:" che nessuno si muova!"solo valentine uscí dalla porta del retro portandosi via suo figlio, PJj.A questo punto quando la situazione sembrava precipitare intervenne Kristo,'uomo dal fascino massacrante, dallo sguardo piú profondo di un pozzo ,elegante come un gatto nei suoi abiti usciti da una foto in bianco e nero(grigi praticamente)." Agente parliamo davanti ad un bicchiere di orangina"-era dipendente dall'orangina dai tempi dell'ultima gita del liceo nei castelli della loira-. L'agente 00ronk non era facile preda ma davanti a tale proposizione dovette cedere e concedere almeno un patteggiamento.diversi mesi doposull'Amelia tribuneusciva l'articolo di david variopulus che da sempre indagava sulla loggia di val maggia, citava gli ultimi epiloghi dopo il processo:ai pricipali imputati come Pierjack 10 anni x falso,falsificazione e sofisticazione di opera d'arte, condannato a cucinare ogni maledetta domenica x i pezzi grossi della loggia valmaggionica;Mary 10 anni x detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I suoi santini erano scoloriti x via dell'uso che ne facevano i devoti, ovvero leccarne l'acido allucinogeno di cui erano zuppi. Condannata a vivere al lato della basilica della macarena, quella vera peró.Cuso Man, il coreano si avvalse della facoltá di non aver inteso.Andy Maronci aiutato dal suo potente ufficio fu solo condannato a vivere a milano-giá molto-ebbe un bimbo che chiamó Pierjack .Al littleyes non fu processato....Madame Daici fu internata in un istituto vicino ad un canile x sua espressa volontá da dove poteva continuare le sue comunicazioni telepatiche con i suoi amici piú fidati.Al maestro fu concesso di respirare l'ultima bombola di ossigeno.sacchi romina fu condannata a riprendere il suo antico nome e rifarsi una vita altroveKristo Eatail fu prima disintossicato poi condannato a bere camomilla, 2 anni x oltraggio a pubblico ufficiale...l'invito all'agente 00ronk non era stato solo x un'aranciata..Gli altri protagonisti degli avvenimenti raccontati: assolti xché i fatti non sussistono.
Nella stessa edizione del mattino ma nella colonna della cultura usciva un articolo:"L'insigne archeologo di fama mondiale Robert catracchi, dopo una ricerca durata una vita, ha finalmente provato alla comunitá scientifica mondiale l'esattezza della sua affermazione del marzo del 1979: "effettivamente,a roma, nel periodo delle invasioni barbariche, i cristiani si nascondevano nel cavallo di troia".